La tua reputazione, la nostra missione:
Deindicizziamo i tuoi contenuti negativi dal web!
Partiamo dalle base: cos'è il diritto all'oblio
Il diritto all’oblio rappresenta il diritto fondamentale di ogni cittadino di richiedere la rimozione (nonché l’aggiornamento e la modifica) di informazioni personali che lo riguardano, incluso l’aspetto reputazionale. È quindi stabilito che ogni individuo ha il diritto di essere dimenticato e di non essere più associato a fatti che sono stati oggetto di cronaca in passato, poiché tali fatti possono riflettere negativamente sulla sua sfera privata. Questo diritto deve essere protetto anche nel contesto di Internet.
La questione della deindicizzazione dei link delle notizie su Google e altri motori di ricerca
Grazie alla digitalizzazione chiunque può consultare tutti gli articoli pubblicati negli anni passati dalle maggiori testate giornalistiche. Se le notizie fossero conservate esclusivamente all’interno dei siti web sarebbero accessibili solo attraverso ricerche specifiche all’interno del sito stesso.
La necessità di eliminare i link dai motori di ricerca, come ad esempio Google, deriva dall’effetto dell’indicizzazione automatica da parte di tali motori. Questa pratica ha permesso di rendere le notizie di dominio pubblico, rendendo sufficiente una semplice ricerca utilizzando il nome della persona di interesse. Di conseguenza, coloro che in passato, talvolta anche in epoche molto remote, sono stati coinvolti in vicende giudiziarie rischiano di vedere il proprio nome e la propria immagine fotografica associate in modo permanente a tali vicende, che potrebbero essere obsolete o anche ritenute non veritiere dagli organi competenti. Ciò compromette irrimediabilmente la reputazione dell’individuo interessato.
A causa di tali considerazioni, sorge l’esigenza di rimuovere questi dati dai motori di ricerca, così come la necessità di cancellare le foto associate presenti sulla rete. Tale richiesta è diventata di fondamentale importanza per gli individui, specialmente quando si è in presenza di una sentenza di assoluzione che, dunque, attesti l’estraneità ai fatti evidenziati e indicizzati.
Il Decreto Legislativo n. 150 del 10 ottobre 2022 ha introdotto, nell’articolo 41, comma 1, lettera h), l’articolo 64-ter intitolato “Diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini“.
Il comma 3 della suddetta normativa stabilisce che “Nel caso di richiesta volta ad ottenere la deindicizzazione, la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento appone e sottoscrive la seguente annotazione, recante sempre l’indicazione degli estremi del presente articolo: ‘Il presente provvedimento costituisce titolo per ottenere, ai sensi e nei limiti dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, un provvedimento di sottrazione dell’indicizzazione, da parte dei motori di ricerca generalisti, di contenuti relativi al procedimento penale, rispetto a ricerche condotte a partire dal nominativo dell’istante.'”
Differenza tra deindicizzazione e rimozione dei contenuti
È importante sottolineare che il termine “deindicizzazione” indica un’operazione sostanzialmente diversa dalla rimozione o cancellazione di un contenuto.
La deindicizzazione, infatti, non elimina il contenuto, ma rende il contenuto non direttamente accessibile tramite motori di ricerca esterni all’archivio in cui si trova il contenuto.
Perchè rivolgersi a uno Studio Legale specializzato e la differenza con le agenzie di Brand Reputation
Lo Studio Legale Internazionale Giambrone con il dipartimento di Diritto Penale fornisce assistenza per la richiesta di deindicizzazione (o delisting gobale) a partire dal procedimento penale che ha dato origine alla diffusione e alla circolazione del materiale relativo al nome che si vuole rimuovere dal web.
E' di fondamentale importanza che l'istanza venga presentata correttamente da uno Studio legale specializzato per accelerare il procedimento di deindicizzazione dei contenuti e non incorrere in ritardi dovuti a errori o sviste procedurali.
Lo sapevi che...Google respinge circa il 60% di rimozioni URL?
- PRIVATI
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- PERSONAGGI PUBBLICI
In possesso di una sentenza di assoluzione o in grado di fornire i riferimenti del procedimento penale alla base dei contenuti di cui si chiede la deindicizzazione ai motori di ricerca